Cucina “espressa”, metodi di lavoro antichi, e dunque ben collaudati, un dehors interno che è una sorpresa ed ecco la ricetta per ottenere un ristorante che da mezzo secolo rende onore alla migliore tradizione locale. Qui, all’Osteria Amarotto, si gusta un menu che va alla sostanza puntando sulla stagionalità, e che porta all’eccellenza le grandi ricette tipiche. Nella loro classicità non sono mai scontate e qui assurgono a un nuovo livello. Friciulin piemontesi, a base di verdure di stagione, e i classici, come vitello tonnato, insalata di carne cruda, bagna caôda, vengono serviti accompagnati da paste esclusivamente fatte in casa. E lasciano il segno.
Elisa e Pamela Amarotto sono le titolari e cuoche, terza generazione di ristoratori e pasticceri. Mamma Lore (di origine emiliana) prepara paste fresche tra cui gli impareggiabili caplit in brodo.
Girello tonnato di fassona piemontese; i misti con la bagna cauda e i tortini di verdura di stagione con la fonduta di toma piemontese; stracotto di vitello al vecchio barbera; coniglio grigio di Carmagnola al forno. Carrello dei bolliti misti. Mousse di zabaione con i Krumiri caserecci. Vini: del Monferrato e del Piemonte, alcune tipologie di vini nazionali e referenze estere.
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