I presidi Slow Food sono tra i principali riferimenti della cucina di questo elegante ristorante campano, il cui personale, cuochi in testa, aderisce all’Alleanza con i produttori, dimostrando in questo modo quanto sia ricettivo nei confronti dell’etica della gastronomia. Sito a Pompei, iconica località dove archeologia e fede sono tra i più attivi generatori di turismo in Italia, riceve gli ospiti in un ambiente lineare ma estremamente accogliente. La cucina regionale viene rivista alla luce delle tendenze più attuali, ma si attiene alla ricerca delle materie prime più fresche e locali, privilegiando la qualità. È così che la Storia incontra l’arte culinaria, originando capolavori di gusto.
Responsabile: Bartolomeo Fortunato.
Cucina tradizionale rivisitata. Tra le ricette spicca lo “Spaghettone con alici fresche, colatura di Cetara, limone e pane al rosmarino”. Vini: nazionali ed internazionali, con all’incirca 900 etichette, e distillati che spaziano tra grappe, rhum, cognac, armagnac, whisky.
Sito nel cuore di Pompei, a due passi dagli scavi, dal Santuario e dalla stazione ferroviaria. Locale accogliente e molto curato, costituito da quattro sale con tavoli elegantemente allestiti. Brace a vista, banco con il pescato e cella della carne.
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