Nell’anno 2000, terminato il percorso universitario, Cecilia decide di gestire in diretta la tenuta di famiglia, ubicata in un angolo meraviglioso e poco conosciuto del prestigioso comune di Neive ed inizia a trasformare un terroir ad alta vocazione, utilizzato fino ad allora al conferimento, in un nuovo racconto, iniziando cioè a vinificare le proprie uve ed imbottigliare il proprio vino. Il padre Paolo, a cui peraltro è stato dedicato un Barbaresco tratto dai filari a lui più cari, ha trasmesso alla figlia lo stesso sentimento che lui aveva provato agli esordi nel cimentarsi in un percorso tanto affascinante quanto arduo.
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