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Valeggio sul Mincio (VR) - ANTICA LOCANDA MINCIO
Segnalato da:L'AGENDA DEI 365 "fra i migliori ristoranti d'Italia"
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Fraz. Borghetto - Via M. Buonarroti, 12 37067 VALEGGIO SUL MINCIO (VR) Tel. 045.795.00.59 Fax. 045.637.04.55 www.anticalocandamincio.it - anticalocandamincio@libero.it |
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A Borghetto le case sul fiume hanno terrazze appuntite che fendono l’acqua del Mincio come le prue di tante imbarcazioni e La Locanda sorge probabilmente sui resti di una taverna nata quando i Cavalieri Templari ne detenevano il possesso. La famiglia Bertaiola si appella nientemeno che alle Bucoliche di Virgilio per omaggiare il fiume che scorre ai piedi del ristorante e separa in due zone questo fascinoso borgo fortificato tra Mantova e Verona. Dalla prima sono arrivati in tavola i tortelli di zucca e gli agnoli, dalla seconda la Pastisada de Caval, dai vicini laghi i pesci come il lavarello. Un menu che unendo province diverse realizza una piccola globalizzazione culinaria.
Chiusura settimanale: mercoledì e giovedì. - Chiusura per ferie: dal 15 al 28/2 e dal 10 al 23/11. Chi siamoResponsabile: Gabriele Bertaiola.
SpecialitàPolenta e salame mantovano, tortellini al burro e salvia, tortelli di zucca, anguilla e lavarello alla brace di legna, dolce e pesche sciroppate della Locanda. Vini: bianco di Custoza e Bardolino in caraffa, Soave, Lugana, Valpolicella, Recioto. Servizio estivo sotto i tigli in riva al Mincio, salette interne con camini, dipinte con affreschi. Ambiente familiare.
DettagliUn paesaggio splendido, pieno di fascino e suggestione: le vecchie case intonacate, i giardini dietro i cancelli e d'estate, nell'ombra fresca dei tigli in riva al fiume Mincio, i festosi ed invitanti tavoli della locanda. L'Antica Locanda Mincio da sempre locanda e antica stazione di posta, artisticamente ornata dall'amico pittore veronese Federico Bellomi, al confine tra l'impero austro-ungarico e la Repubblica Veneta è stata trasformata in trattoria nel 1919 da Angelo Bertaiola, nonni di Gabriele, l'attuale proprietario che assimila dai genitori Giuseppe e Lisetta preziose ricette, esperienza e passione. Angelo, figlio di contadini, con la moglie, lasciò i campi al richiamo della cucina: grandi baffi, parlatore e narratore sempre avvincente per la gioia dei clienti. Fu lui che dalle campagne di Mantova potò i famosi agnoli (tortellini) nel veronese.
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